HANNAH ARENDT

Chi è stata Hannah Arendt? Questa domanda, quasi ovvia o che ci sembra tale, quando la rivolgiamo a chi incontriamo nella nostra vita, diventa insolita per una pensatrice oggi molto nota. Chiedersi chi è stata Hannah Arendt rimanda a ciò che essa ha vissuto, alle esperienze fondamentali della sua esistenza, a una biografia per molti aspetti drammatica, segnata dall’esilio dalla Germania nazista, dalla faticosa ricostruzione di una vita personale e professionale negli Stati Uniti, e pertanto anche alle opere caratterizzate da un’attualità che continua a rinnovarsi. Le origini del totalitarismo (1951, 1956), Vita activa. La condizione umana (1958), La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme (1963), per citare solo le principali, ebbero un’immediata risonanza per le tesi e lo stile argomentativo coraggiosamente controcorrente rispetto ai dogmi ideologici e alle regole del sapere accademico e hanno dimostrato di reggere a revisioni e critiche.


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